
Michele Notaro è stato eletto segretario del circolo del Partito Democratico di Caposele. Un’elezione che coincide con l’apertura della grande stagione di investimenti e trasformazioni, appuntamenti elettorali importanti, oltre che con l’imminente rinnovo dell’assise comunale. Notaro scandisce da subito l’indirizzo politico del suo mandato e sceglie di ripartire dalla formazione del consenso “dal basso verso l’alto e non viceversa”
Architetto Notaro, qual è stata la "mozione" che ha illustrato agli iscritti del circolo e che ha segnato la sua elezione?
Se di “mozione” vogliamo parlare, la riassumerei in questo titolo:
“determinare liberamente e democraticamente la politica di questo nostro paese”.
Da subito bisogna recuperare l’autonomia del circolo rimarcando in modo netto la differenza tra le funzioni del Partito e quelle delle Amministrazioni.
Fondamentale sarà ridare al circolo quel ruolo di tramite tra la gente e chi poi gestisce la cosa pubblica. Il tempo delle deleghe in bianco è finito.
Necessario ristabilire la giusta direzione nella formazione del consenso: dal basso verso l’alto e mai più al contrario come si è fatto fino ad ora.
Non sono parole scollate dalla realtà.
Prendiamo ad esempio il maggiore tra i problemi delle nostre terre, lo spopolamento. Tanti giovani che partono portando lontano la loro vigoria e la loro intelligenza. Come si fa a chiedergli di restare, di contare, se poi il Partito che dovrebbe tutelare e custodire la democrazia serve solo come trampolino per pochi?
Il partito democratico si prepara ad un nuovo slancio dopo una fase di immobilismo. Da dove intende ripartire?
Quando ho iniziato quest’avventura, mi si diceva che bisognava ripartire da zero che le persone ormai non credevano più possibile tornare indietro.
Io ho sempre pensato che non fosse così.
Confrontandomi con giovani, meno giovani, persone che avevano fatto la storia politica di Caposele e persone che non avevano mai partecipato, coglievo continuamente questa necessità latente di ricrederci. C’era solo da trovare il modo per metterla insieme.
Come tanti rivoli d’acqua, distanti l’uno dall’altro, avevano bisogni di essere raccolti tutti insieme in un unico solco e così è stato.
Bisognava solo ricreare le giuste condizioni, diversamente da chi ha fatto di tutto per tenere divisi questi rivoli sulla logica del dividi et impera.
Ora dobbiamo dare forma alle parole.
L’ascolto delle ragioni di tutti, l’individuazione delle priorità e il progetto delle soluzioni, saranno i prossimi passi, sapendo di poter finalmente farlo democraticamente e con la partecipazione più ampia.
Quali sono le istanze che la sua guida vorrà rappresentare all'amministrazione comunale prima e in sede provinciale poi?
All’Amministrazione Comunale chiederemo confronti su tutti i temi, nel rispetto dei ruoli.
Siamo rappresentati all’interno della maggioranza consiliare da persone valide, con ruoli diversi e tutti importanti. Non è concepibile proseguire tenendo fuori dal confronto il Partito che nel 2018 ha contribuito a formare l’attuale squadra amministrativa.
In sede provinciale naturalmente saremo conseguenti ma la priorità, in questo momento, è la rielezione a presidente di Rino Buonopane. Lo sosterremo in questa fase in tutti i modi possibili.
Quanto la sua elezione peserà sulle prossime amministrative a Caposele?
Avrà sicuramente un grosso peso, ne sono certo, ma nel senso migliore.
Peserà perché una sezione ricostruita, strutturata, autonoma e forte della propria storia questa volta pretenderà davvero un ruolo da protagonista nella costruzione della futura amministrazione.
Peserà nel non permettere a nessuno di usare il partito per coprire accordi personali.
Non abbiamo nessun tipo di preclusione, l’unico obiettivo sarà costruire il meglio per tutti e non per pochi.
Quali sono le iniziative imminenti che ha in calendario il circolo di Caposele?
Non possiamo prescindere dall’analisi dello stato di fatto: abbiamo la necessità di ricostruire dalle fondamenta.
Abbiamo in questo Congresso stabilito dei princìpi inderogabili sui quali abbiamo raccolto un ampio consenso tra gli iscritti e ancor di più all’esterno. Per trasformare questa tensione ideale negli atti concreti dobbiamo ricostruire in modo efficiente la macchina Partito.
Un luogo fisico dove poterci di nuovo incontrare è importantissimo e quindi nel più breve tempo possibile stabiliremo la sede della nostra sezione.
Riporteremo l’azione del Partito in piazza, tra la gente. È ora di riorganizzare una grande festa De L’unità.
Nei prossimi giorni convocherò la riunione del nuovo direttivo e cominceremo a strutturarlo per far partire da subito e in modo operativo le azioni che riterremo necessarie.
Da subito, di nuovo per la gente e tra la gente
Grazie Architetto Notaro per aver collaborato con noi. Alla prossima!
A lei e alla redazione della Sorgente un grazie e buon lavoro